Si conclude il ciclo sul cibo di strada nel sudest asiatico. Dopo una scorpacciata di noodles, pasta ripiena e grigliate, non potevamo che chiudere in bellezza con i DOLCI!
Pasticcini di pan di spagna a Yehn Minh, Vietnam
Diciamo la verità quando pensi alla cucina asiatica non ti saltano in mente le cose dolci. Sicuramente la tradizione dolciaria europea e nordamericana è più forte. inutile dire che i dolci “all’occidentale” che vedi nelle pasticcerie laggiù sono un po’ deludenti (quelli tailandesi sono sicuramente “poco dolci” al palato di un occidentale), ma spesso coreograficamente sono divertenti.
Brioche e torte con visi di animali si vedono spesso in pasticceria
Lava balls (finte) da esposizione a Bangkok
Ma se ci spostiamo in strada e proviamo “quello che mangia la gente del posto” ci sono molte piacevoli sorprese. Per cui, ecco a voi la classifica dei 15 dolci di strada più buoni che ho mangiato nel sud-est asiatico:
#15 Ghiacciolo (Chang Mai, Tailandia)
Questi ghiaccioli si vedono un po’ in ogni night market frequentato da turisti in Tailandia. Ci sono di svariati gusti. I colori sembrano un po’ artificiali e non sono particolarmente gustosi. Però sono una buona idea per rinfrescarsi.
Sunday Walking Street market, Thonon Rachadamnoen – 20 baht (0,50 €.)
Il classico cesto dei ghiaccioli in Tailandia
#14 Chè (Hoi An, Vietnam)
I dolci fatti con farine di soia sono comuni nella cucina vietnamita (e cinese in genere). Con il termine Chè si intendono bevande e budini di vario tipo. Quelli che ho provato a Hoi An erano di soia verde ed erano accompagnati da latte di cocco. Un retrogusto un po’ farinoso ma come chiusura di pasto è stato abbastanza piacevole.
Carrettino, Phan Chau Trinh road – 30.000 dong (1,20 €.)
#13 Chendul (Penang, Malesia)
Il Chendul (o cendol) dell’isola di Penang è parente del Chè ba màu Vietnamita. Si tratta di gelatine di farine e fagioli di soia in latte di soia e cocco, servite con un pezzo di ghiaccio. In parecchi a Georgetown mi hanno consigliato di provare quello in un angolo di Penang Road. E infatti devo dire che, nonostante le gelatine non mi attirino molto, mi è piaciuto.
Teochew chendul, Keng Kwee street, Georgetown – 2,50 ringgit (0,50 €.)
#12 Sang ka ya fak thong (Bangkok, Tailandia)
Uno dei primi dolci provati in Tailandia. Mi ha subito attrattato. Una zucca con dentro un custard (una specie di crema/budino). Un sapore che non ti aspetti di trovare per strada. Molto sostanzioso.
Banchetto con barbecue, Phaniang road ad angolo con Nakhon Sawan road – 40 baht (1,00 €.)
#11 Mote Lone Yay Paw (Nyaung Shwe, Myanmar)
Il nome significa “cibo che galleggia nell’acqua”, si tratta di palle di farina di riso ripiene di zucchero di palma e ricoperte di cocco grattugiato. Hanno un buon sapore anche se leggermente gommose, come accade spesso con gli impasti da queste parti.
Banchetto al mercato cittadino, Yone Gyi street – 500 kyat (0,40 €.)
#10 Pane la vapore (Yên Minh, Vietnam)
Di questa specialità proprio non sono riuscito a sapere il nome. L’ho trovata al mercato domenicale di Yên Minh affollato di donne delle tribù montane che vendono i loro prodotti. Come ho già raccontato, sono stato attratto dall’aspetto di “polenta” di questo pane dolce cotto al vapore. Credo fosse fatto con soia e latte di cocco ed era davvero delizioso.
Banchetto al mercato domenicale, centro città – 20.000 dong (0,80 €.)
#9 Roti canai (Malesia, Myanmar, Tailandia)
In qualsiasi paese del sud-est asiatico prima o poi ti imbatterai in qualcuno che spadella una specie di crepe, chiamata roti. Chiaramente è di origine indiana ed ha nomi leggermenti diversi a seconda del paese: roti canai in Malesia, roti paratha in Myanmar, ro tee in Tailandia. Sono fatti con un impasto elastico di farina di grano e uova, molto unto, che viene ripiegato in un quadrato una volta cotto e tagliato a pezzetti. Le ho provate in vari modi, semplici con lo zucchero, con il cioccolato (sciroppi pronti) o ripieni con l’uovo (colazione energetica), ma il mio preferito è sicuramente con le banane.
Roti canai – circa 1 €.
#8 Ais kepal (Penang, Malesia)
Mentre esploravo la street art di Penang ho scoperto questa specialità vintage. Andava di moda nella Georgetown degli anni ’70 e oggi qualcuno l’ha rispolverato. Si tratta di una palla di ghiaccio tritato ricoperta di sciroppo di frutta. Tra i gusti ci sono lychee, mango, ribes nero e rosa. Una cosa molto semplice, che però non sfigura in mezzo alle elaborate delizie di strada che offre l’isola di Penang (vedi gli altri episodi sul cibo di strada). Uno dei ghiaccioli più divertenti e buoni che abbia mai mangiato.
70’s ice, Lebuh Armenian – 3,00 ringgit (0,60 €.)
#7 I-dtim mat phrao (Bangkok, Tailandia)
Se vieni dall’Italia è difficile trovare in Asia un gelato buono, e nemmeno ho pensato di cercarne. Ma il gelato al cocco di Bangkok è davvero originale e bisognava provarlo. Inanzitutto, invece che nella coppetta viene servito in mezza noce di cocco. Poi, oltre al gelato c’è del cocco baby (quindi, molto tenero) a filetti e una serie di aggiunte, dolci e salate, tra cui scegliere: arachidi tostate, mango secco salato, fagioli azuki e altro. Un gelato insolito, ma gradevole. Il venditore che ho provato è famoso e sostiene di averlo inventato lui negli anni ’80.
Banco al weekend market di Chatuchak, sezione 1, Soi 37 – 50 baht (1,20 €)
#6 Khao Niew Mamuang (Pai, Tailandia)
Un piatto simbolo della Tailandia. Lo sticky rice (in italiano riso glutinoso) è una tipologia di riso molto usata nel Nord della Tailandia e nel Laos. Rispetto al riso normale, ha un basso livello di amido che lo rende più colloso. Accompagna molti piatti e si mangia con le mani, un po’ come si usa il pane in Europa. Lo sticky rice con mango è uno dei piatti ideali per la prima colazione in Asia. Il riso cotto al vapore viene mescolato con del latte di cocco tiepido e dello zucchero e poi sormontato da fette di mango fresco. Tornato a casa dal sud-est asiatico non ho resistito e ho provato a replicarlo. Buono, ma mangiato sul posto è un’altra cosa!
Banchetto di frutta, Chaisongkram road- 50 baht (1,25 €)
Il mango & sticky rice che ho fatto a casa
#5 Khanom krok (Luang Prabang, Laos)
Una deliziosa merenda diffusa in Tailandia e Laos. A Luang Prabang li mangiavo anche più volte al giorno! Molto semplici: impasto di farina di riso e latte di cocco cotto in apposite piastre che danno una forma sferica. Il ripieno rimane un po’ liquido e al sapore di cocco e si sposa benissimo con l’esterno fritto ma morbido. Vegani, un po’ unti ma stra-buoni.
Banchetti sulla via principale, Sisavangvong road – 5.000 kip (0,60 €)
#4 Khanom Tarn (Bangkok, Tailandia)
Due ingredienti che spesso hanno caratterizzato le mie mangiate migliori: un mercato (nello specifico quello di Khlong Toei) e il caso. Nella parte meno frequentata, quando ormai ero mezzo sazio mi sono imbattuto in questa delizia. Questi deliziosi pasticcini sono fatti con farina di riso, cocco e l’ingrediente chiave: lo zucchero di palma. Morbidi e gustosissimi.
Banchetto al mercato di Khong Toei, zona coperta vicino al cavalcavia pedonale – 30 baht (1,25 €)
#3 Frutta fresca (Tailandia, Vietnam, Laos, Malesia, Myanmar)
Uno delle cose indimenticabili del viaggiare ai tropici è sicuramente la frutta. Non è soltanto la freschezza, ma soprattutto il sapore. Ancora mi sogno la notte la dolcezza dei mango. Uno dei motivi per cui amo visitare i mercati locali. Dappertutto per strada c’è qualcuno che vende frutta già tagliata. Papaya, ananas, dragonfruit, guava, mango, ananas, pomelo, banane (in genere di piccole dimensioni) solo per citare la più comune. Eccezionali anche i frullati e l’immancabile cocco da bere direttamente dalla noce. Insomma non solo è il dessert più salutare che si possa trovare, ma anche uno dei più gustosi.
Frutta a pezzi e frullati – da 0,50 a 1,50 €
Dragonfruit nelle strade di Bangkok
Frullati di frutta fresca a Penang in Malesia
#2 Dolce di castagne e cocco (Nyaung Shwe, Myanmar)
La signora al mercato vendeva due tipi di torte. Il shwe gyi mont – il dolce di semolino tipico del Myanmar – era facile da riconoscere (a sinistra nella foto), ma la torta con le scaglie di cocco sopra era molto più attraente. Sembrava fatta con farina di castagne e infatti lo era! Molto morbida, gustosa, al tempo stesso delicata ma con un tocco di “rustico” dato dalle castagne. Formidabile!
Banchetto al mercato cittadino, Yone Gyi street – 500 kyat (0,40 €)
#1 Kluay Kaek (Bangkok, Tailandia)
OK ragazzi, ho mangiato banane fritte in tutto il sud-est asiatico. Mi considero abbastanza esperto. Ma i kuay kaek che ho mangiato (più e più volte) in un certo posto di Bangkok erano orgasmo puro. E parliamo del cibo più di strada che si possa immaginare. I venditori si lanciavano in mezzo alle macchine ferme nel traffico per vendere i sacchetti di banane fritte. Con il cappuccio in testa per proteggersi dallo smog e il sole (nonché la pioggia) sembravano dei rapinatori!
Come sono fatte? Innanzitutto, bisogna usare le banane giuste, corte e non troppo mature, meglio della varietà burro, che vengono tagliate a fette (le banane fritte intere, invece, sono chiamate kluay tod). Fondamentale poi è la pastella, che contiene cocco grattugiato e in crema, sesamo bianco e un po’ di lievito. Il risultato finale è da sballo. Croccanti fuori, morbide e ricche di aroma dentro. La fortuna mi ha aiutato, ho alloggiato proprio nella zona dove fanno i migliori di Bangkok: se siete in città fateci un salto!
Mae Gim Lung, Thanon Chakkraphatdi road – 20 baht per 2 sacchetti (0,50 €)
Venditori di banane fritte nel traffico di Bangkok
DOLCI UN PO’ MENO APPETITOSI
Il durian (Thailandia, Laos, Vietnam, Malesia)
Il più pregiato, e controverso, frutto del sud-est asiatico. Molto dolce e dalla consistenza molto morbida, ma dal sapore a dir poco segmentante (a me ricordava il gorgonzola!). In molti ne vanno pazzi, io non molto. Da provare, ma a proprio rischio e pericolo. Curiosità: in Tailandia è vietato portarlo sui mezzi pubblici a causa del suo forte odore.
Prugne agre (Myanmar)
I birmani adorano il sapore fermentato/acido, non si contano i piatti con questa caratteristica. Ma te lo ritrovi anche nella frutta più popolare. Le prugne rosse, fermentate sotto sale, hanno un sapore fortissimo. Per giunta spesso hanno anche una buona dose di peperoncino. Credo che per un non birmano sia difficile innamorarsene, ma se visiti il Myanmar almeno una devi provarla.
Prugne agre al mercato Bogyoke di Yangon, Myanmar
Nam Kang Sai (Tailandia)
Un dessert che si vede spesso e attrae l’attenzione. Una serie di gelatine, frutta candita e altri ingredienti molto colorati serviti con latte di cocco, sciroppi iper-zuccherati e artificiali e ghiaccio tritato. Non mi è piaciuto per nulla. Stucchevole.
E siamo giunti alla conclusione! Se te li sei persi, leggi subito gli altri episodi sul cibo di strada nel sud-est asiatico:
1) Noodles
2) Pasta ripiena
3) Grigliate
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Come preparare mango e sticky rice (in inglese)
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